La simulazione: acquisizione delle competenze in ambito sanitario.
Gli operatori sanitari, specialmente nel contesto dell’emergenza urgenza, si trovano a dover gestire eventi imprevedibili ed ad alto grado di complessità, spesso scanditi da tempistiche ristrette dettate dalla presenza di patologie acute rapidamente evolutive.
L’accelerazione del processo decisionale può rappresentare un fattore di rischio se non si possiedono competenze specifiche e doti cognitivo comportamentali per affrontare determinati scenari critici.

Le competenze descritte si possono acquisire con adeguati programmi formativi atti a sviluppare versatilità, capacità decisionali con l’applicazione del processo del problem solving, capacità comunicative e capacità di team working.
Nel nuovo manuale ACLS dell’American Heart Association si afferma che i team ad alte prestazioni sono essenziali per la riuscita dei tentativi di rianimazione e che svolgono un ruolo cardine per aumentare le probabilità di sopravvivenza dei pazienti in arresto cardio circolatorio.

Ma come fare quindi per addestrare queste competenze?
La simulazione è una modalità educativa efficace, e le evidenze scientifiche dimostrano il miglioramento delle conoscenze, delle abilità e dei comportamenti degli studenti.
A differenza di molte altre modalità educative comunemente usate, è stato dimostrato che gli approcci di simulazione migliorano i risultati a livello degli esiti sul paziente, specialmente se usati per insegnare abilità procedurali. È importante notare che la simulazione ha dimostrato di essere efficace come strumento educativo sia per i sanitari che per gli studenti.

La simulazione può essere utilizzata per insegnare abilità individuali (come abilità tecniche o abilità cognitive in scenari clinici specifici come la rianimazione) o può essere utilizzata come parte di programmi di formazione per il lavoro di squadra. Gli studi dimostrano che la simulazione per la creazione del Team Working, se applicata ad un gruppo multidisciplinare, può portare a un miglioramento delle conoscenze e delle abilità di tutti i partecipanti favorendone la crescita professionale.
In letteratura si trovano anche revisioni che sollevano preoccupazione riguardo ai limiti metodologici posti in essere nei vari studi, caratterizzati spesso dalla mancanza di standardizzazione delle tecniche di formazione e dei metodi di misurazione.
Le recenti prove di efficacia sulla simulazione come modalità per apprendere le non technical skills sono riportate in un articolo pubblicato da PSNet 2018.

Le caratteristiche chiave della simulazione sono:
eseguire manovre in tutta sicurezza (ambientale, procedurale e per il paziente)
ripetere più volte l’addestramento su scenari specifici;
proporre addestramento su scenari di eventi rari;
fornire un feedback personalizzato ai partecipanti con un debreafing strutturato anche con l’ausilio audio e video;
favorire interattività cognitiva;
acquisizione competenze più durature nel tempo.

Tutto questo è permesso anche dall’elevato realismo dello scenario creato con l’utilizzo di una tecnologia innovativa, ovvero sofisticati manichini di dimensioni naturali, gestiti da computer, in grado di riprodurre i segni fisiologi normali e patologici e di rispondere ai trattamenti che i discenti decidono di operare.
La simulazione in ambito sanitario pertanto rappresenta una pratica utile per apprendere e valutare le abilità cliniche, relazionali e comunicative del team in formazione, permettendo il miglioramento generale dell’assistenza e favorendo la sicurezza del paziente.
Solo con l’uso della simulazione sarà possibile quindi addestrare team ad alte prestazioni per rispondere alle patologie tempo dipendenti.
Fonti:
https://psnet.ahrq.gov/primer/simulation-training
https://psnet.ahrq.gov/perspective/how-does-health-care-simulation-affect-patient-care
Supporto vitale cardiovascolare avanzato manuale per operatori ACLS, American Heart Association 2021