La terapia insulinica in pillole

Il Personale sanitario, del centro diabetologico o durante il regime di ricovero, ha il compito di educare il paziente affetto da diabete all’autocura, ovvero ad autosommistrarsi la terapia insulinica poiché per un buon controllo glicemico non è solo di fondamentale importanza il tipo e la dose di insulina, ma anche il modo in cui questa viene somministrata.

Cos’è l’insulina
L’insulina è un ormone prodotto dalle cellule beta delle isole di Langerahans all’interno del pancreas la cui funzione più nota è quella di regolare i livelli di glucosio nel sangue, riducendo la glicemia mediante l’attivazione di diversi processi metabolici e cellulari. La terapia insulinica non ha né effetti collaterali né controindicazioni, anche se il suo utilizzo aumenta il rischio di ipoglicemia e di aumento di peso. La terapia insulinica può prevedere una o più iniezioni al giorno a seconda delle indicazioni mediche. Maggiore è il numero di iniezioni, maggiore sarà la precisione nell’imitazione della funzionalità del pancreas.
Somministrazione
L’insulina va iniettata nel tessuto sottocutaneo, nello strato di grasso fra l’epidermide e il muscolo. Una iniezione di insulina intramuscolare ha un assorbimento molto più rapido e di conseguenza può provocare inaspettate ipoglicemie. Altri elementi come l’esercizio fisico, la temperatura ambientale o corporea possono influenzarne l’assorbimento.
Per raggiungere il tessuto adiposo la tecnica comunemente utilizzata è di fare una plica (piega) cutanea e di inserire l’ago a 90° al centro di essa. Si può evitare la plica se si inietta con una angolazione di 45° o nel gluteo.
I siti maggiormente utilizzati sono: l’addome, le cosce, i glutei e il braccio.

È importante ricordare di utilizzare il principio di rotazione dei siti di iniezione al fine di prevenire la formazione di lipodistrofie e di mantenere una distanza minima pari alla larghezza di un dito tra una iniezione e l’altra nella stessa zona corporea. A tal fine sono stati prodotti degli schemi di rotazione che riportiamo in immagine.
La formazione di lipodistrofie oltre a creare un danno estetico possono alterare l’assorbimento dell’insulina causando ipo o iper glicemie.
La conservazione dell’insulina viene effettuata a temperatura controllata in frigorifero fino all’apertura del flacone, dopodiché viene mantenuta a temperatura ambiente per il tempo massimo riportato dal produttore. È bene ricordare che la somministrazione dell’insulina a temperatura ambiente riduce il dolore dell’iniezione.
Nella conservazione dobbiamo fare attenzione a non esporla a fonti di calore diretto o a temperature rigide (gelo) perché potrebbe perdere in parte la sua efficacia.
Lo schema insulinico
Lo schema insulinico è la prescrizione medica del tipo di insulina, della posologia e dell'orario di somministrazione.
Esistono diversi tipi di insulina che si differenziano per il tipo e per la durata di azione, per la fase di picco in cui esprime la massima azione e per il tempo in cui rimane attiva. Uno schema insulinico può prevedere iniezioni con differenti tipi di insulina ad esempio un’insulina basale durante le 24 ore di tipo lento e “boli” di insulina rapida per metabolizzare i carboidrati assunti durante i pasti. La dose di insulina si esprime in Unità o Unità Internazionali (U.I.). Il fabbisogno medio varia da persona a persona considerando anche l’attività fisica svolta e gli stili di vita quotidiana.
Procedura per la somministrazione di insulina con la penna
Lavare le mani
Controllare la data di scadenza sulla cartuccia e la quantità di insulina rimanente
Inserire un ago nuovo
Togliere il cappuccio dall’ago
Impostare la dose necessaria
Stendere la cute
Disinfettare ed asciugare
Inserire l’ago nella cute delicatamente e premere il pulsante
Una volta iniettata la dose, contare fino a 10 prima di togliere l’ago dalla cute
Rimuovere l’ago della penna e gettarlo in un contenitore per taglienti o in un barattolo
Conservare la penna nel suo astuccio a temperatura ambiente lontano da fonti di calore
Per ridurre il dolore usare aghi nuovi, corti, di piccolo calibro e insulina a temperatura ambiente.
L’assorbimento secondo il sito di iniezione: Assorbimento molto rapido: addome
Assorbimento rapido: braccia
Assorbimento lento: gambe
Assorbimento molto lento: glutei
È bene ricordare che l’insulina ad azione rapida prima dei pasti va iniettata nella zona addominale o nelle gambe, mentre l’insulina lenta della sera va iniettata nei glutei.
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Tratto da Vivere meglio per vivere di più - Ambulatorio di educazione del paziente diabetico - Policlinico di Monza.